Ma perché non si riesce a far diminuire il debito pubblico??? E' forse colpa dei costi della politica?Della poca produttività industriale? O forse delle speculazioni?
Senza alcun dubbio queste sono molte delle cause del continuo aumento del debito, anche se la speculazione è la maggiore di tutte quante.
Ma come è possibile speculare sul debito pubblico?
Innanzitutto partiamo dal presupposto che noi non siamo proprietari dei soldi.
Una banca nazionale (come banca d'Italia) dovrebbe stampare soldi in nome del popolo di quello stato, ma non è proprio così....
Prima per far si che una banca stampasse soldi, la stessa banca doveva avere una copertura aurea che permettesse di avere il valore della moneta messa in circolazione pari al valore dell'oro posseduto nei caveau.
Dal 1971 non è più necessario questo perché con gli accordi di Bretton Woods i soldi non sono più convertibili in oro.
Ma non è tutto! Prendiamo come esempio la nostra (bella :) ) Italia, la banca che si occupa della stampa dei soldi è la Banca d'Italia, che è una S.P.A., cioè una società privata (con sede alle isole Cayman!), non un ente pubblico come molti pensano, che come ogni società quotata in borsa ha come scopo quello di arricchirsi.
Per arricchirsi stampa soldi senza copertura aurea (in pratica pezzi di carta colorata) ai quali NOI diamo un valore, che è quello che si legge sulla banconota, li presta allo stato chiedendo delle garanzie ( come immobili) pari al valore dei soldi prestati, lo stato li distribuisce al popolo.
Però i soldi vanno restituiti alla banca, ovviamente con gli interessi, e questo crea il debito e le speculazioni sul debito.
Questo è il signoraggio bancario che fa si che l'economia e la creazione dei soldi sia legata al debito pubblico.
Vi lascio due video veramente interessanti, il primo è di uno spettacolo di Beppe Grillo (un po' vecchio, ma sempre attuale) e il secondo è un estratto di Hinterland
Questa che vi ho fatto è solo una breve introduzione al signoraggio bancario, spero che voi approfondiate questa triste realtà!
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